IL TEMPIO DELLA PAROLA, HA UN SUO TEMPO.

Pensiero è parola, che ha già una sua logica, una semantica, una forma.

Uno spazio entro il quale muoversi, segue la struttura del nostro DNA, ha una sua sequenza, spazia come i neutrini del pensiero a frequenze inimmaginabili, oltre la velocità della luce, attraversa senza alcuna resistenza il nostro cosmo, crea già al 50% la realtà.

Il pensiero compone l’immagine e precede la scrittura.

Dall’immagine pensata, si costruisce la parola quantica, che vaga dal pensiero ad un’immagine olografica, da trascrivere, rispettando l’architettura della frase pensata, poi scritta.

Ecco perchè la frequenza gioca un ruolo essenziale, perchè è anche emozione, sensibilità, comunicabilità, che permette la trascrizione essenziale prima, complessa poi della frase, prima lettera, con una sua forma, poi sillaba, con la riflessione quantica, poi parola con diverse direzioni quantiche, quindi trasferita nello spazio, ha una forma, un ritmo, un colore o diverse riflessioni di colore, interne ed esterne, che poi si uniranno alle altre parole collegate tra loro, nello scritto, che sia poesia, sintesi di un pensiero o frase collegata ad altri periodi che completano la poesia o il racconto.

Perchè architettura ? Perchè costruisce con principi matematici, tridimensionali la realtà poetica, costruisce il tempio della parola, quindi segue regole che anche gli architetti utilizzano nel costruire una casa, un castello, stanze su stanze, che racchiudono l’intimità di un rifugio ad immagine e somiglianza di un sogno vero, per realizzare una situazione possibile, reale, collegata al senso.

Calcolare angoli, collegando forme che variano, perchè la riflessione, modifica tutto, il ritmo, spazia nel cosmo , come il battito del cuore, provoca vibrazioni, come la mente dirige le onde di un mare dell’inconscio.

Così nel cosmo, dove il nostro pensiero, vaga, diretto dal nostro inconscio che si mette in contatto con l’invisibile …

Questo invisibile che diretto come un concerto, crea melodie che sono immagini, che sono in realtà visibili e parlanti, sotto certi aspetti, l’invisibile comunica con noi e per fortuna ci guida.

Chiamalo Spirito Santo, è l’unica spiegazione possibile, per chi crede nell’architetto del nostro universo infinito, comunque non ci abbandona mai, ci parla dalla mente al cuore, ci consiglia, ci rende giustizia, ovvero ripristina le cose giuste, nel disegno del nostro inconscio, nella nostra anima, direttamente collegata al tutto, insieme a Lui.

A questo punto, quanti suoni, fotoni, che sono lettere, parole, in codice.

Queste frasi, sono codici sonori, che ci parlano, trasmettendo l’immagine che noi traduciamo in parole.

La poesia è la più alta espressione del cuore del poeta, che trasmette il pensiero con un codice raffinato, che ha una sintesi perfetta, perchè attraversa il pensiero e spazia nell’inconscio, poi ritorna per essere sentita da chi ha la stessa frequenza, da chi si mette in sintonia empatia con le vere emozioni.